Il verde, che dovrebbe essere un colore né caldo né freddo, per sua natura appartiene un po' di più alla seconda categoria, forse perché richiama alla mente l'acqua, la sensazione dell'umidità. Una quantità eccessiva di verde nell'arredamento può rendere l'ambiente troppo stagnante, perché è un colore che possiede un'energia molto densa, pesante. Il verde oliva incupisce l'ambiente, va quindi usato con molta moderazione. Il nero non deve mai essere accostato al verde, ne risulta un'atmosfera di tensione.
Il rosso è molto eccitante e, se impiegato su larghe superfici, è meglio limitarlo alle sue sfumature più chiare: rosa corallo, salmone, pesca. Dà la sensazione di stabilità perché si stende uniformemente sulla superficie, e attenuato dà origine a moltissime modulazioni perché molto duttile. Il porpora deve essere usato quando è necessario
suscitare un senso di fermezza ma non di irritazione.
L'arancione è meno eccitante del rosso, meno violento, ma su grandi superfici è sempre meglio usarlo nelle sue tonalità più chiare.
Il giallo è stimolante ma non eccitante e per questo colore vale la stessa regola: meglio chiaro sulle grandi superfici. Il centro sembra più carico mentre nei contorni appare più chiaro, perché è irradiante.
L'azzurro rilassa, ma in tonalità scure è deprimente, va quindi accostato ad altri colori che lo scaldino. Il turchese funge da sedativo per i soggetti mentalmente iperattivi.
Il viola, se luminoso, facilita la meditazione e l'ispirazione, può essere quindi impiegato nei luoghi adatti, ma non su grandissime superfici: studi di artisti, filosofi, luoghi di culto. Leonardo da Vinci affermò: "Il potere di meditazione può essere sino a dieci volte maggiore sotto l'azione di luce violetta attraverso i vetri colorati di una chiesa silenziosa".
Il violetto è utile per sedare e dominare stati violenti di follia improvvisa: modera anche l'irritabilità e gli eccessi d'ira della persona sana.
Il bianco è austero, monotono e freddo, enfatizza i volumi e le forme, mettendo in risalto gli errori e le banalità costruttive; può essere usato su grandi superfici solo se accostato a molti altri colori e forme. Bisogna tener presente che la tinteggiatura bianca, molto utilizzata, si trasforma visivamente in toni grigi se non è illuminata direttamente.
Il grigio è un colore che indica prudenza, è freddo, neutro e monotono. E' utile solo come supporto ad altri colori: accostato a un colore, assume la sfumatura del suo complementare, quindi si ravviva.
Il beige, in genere tanto amato dagli arredatori, si sporca facilmente trasformandosi in spiacevoli grigi terrei.
Il marrone rappresenta solidità e sicurezza, concretezza e costanza, ma se troppo scuro è pesante, quindi da usare con moderazione. Anche nella scelta dei legni è meglio indirizzarsi verso tonalità calde, rosse o bionde.
Da: "Il colore: espressione e funzione" di Isabella Romanello, Hoepli